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Film della settimana - 2 febbraio

Il segreto dei suoi occhi di Juan José Campanella


Sinossi
Benjamín, ex impiegato del Pubblico Ministero di Buenos Aires, è andato in pensione per scrivere un romanzo. Come soggetto ha scelto l’omicidio irrisolto di una giovane donna avvenuto pochi mesi prima l’inizio della dittatura militare di Videla. Tra passato e presente, tra i ricordi degli anni ’70 e l’amore per un collega, Benjamín cerca di venire a capo del mistero e così della propria vita.



Il segreto dei suoi occhi, il film argentino vincitore lo scorso anno dell’Oscar per il Miglior film straniero (in barba a capolavori come Il nastro bianco e Il profeta, film di chiusura del Nucleo), è un’opera dal fascino particolare. È una storia dall’impianto tradizionale, con flashback ed eventi nel tempo presente influenzati da quelli passati e con un andatura popolare ispirata, secondo il suo regista, al cinema italiano e al cinema americano degli anni ‘70.

Forse è per questo elementi “classici” che si differenzia dai film di altri registi della nuova generazione, la stessa a cui appartiene Campanella, i vari Burman, Trapero e Martel che collezionano partecipazioni ai festival che contano, ma non vengono quasi mai distribuiti al di fuori del loro paese. Come nel cinema italiano dei tempi di Gassman e Manfredi, poi, Campanella ha una predilezione per i grandi attori, per un tipo di recitazione di classe e seduttiva: la recitazione, per intenderci, che può fornire un interprete come Ricardo Darín, che è una delle maggior star argentine e che nel Segreto dei tuoi occhi incarna la figura un po’ dolce e un po’ tragica di un uomo dal presente affaticato, talvolta disperato, che mette in moto un meccanismo di risalita per non affondare, grazie alle sue doti di umanità e alla luce che balena nei suoi occhi.

Al di là di tutti questi elementi che fanno del film un’opera solida e perfettamente congegnata, a metà tra il cinema d’autore e il thriller d’intrattenimento, ciò che lo caratterizza maggiormente è il riferimento alla recente storia argentina, carica di una tragedia e di un’incertezza che la rendono un soggetto perfetto, per quanto doloroso, per il cinema. Il segreto dei suoi occhi entra nella carne viva della società con temi come la corruzione, il sentimento di vendetta e del potere, filtrandoli alla maniera del cinema classico attraverso una storia d’amore la cui importanza all’interno della trama va e viene a seconda dei momenti.


Questo perché i vari piani del racconto, tra la finzione del romanzo che il protagonista scrive e i fatti reali a cui si ispira, tra la vicenda dell’inchiesta e, per l’appunto , la storia d’amore, tra i ricordi del trentennio trascorso tra dittature e dolorose trasformazioni democratiche, si incrociano e si fondono, con l’indagine e la sezione tribunalesca che sembra prendere il sopravvento. Se questo abbia a che fare con l’elaborazione della memoria che ha coinvolto tutto il continente latinoamericano, e l’Argentina in modo eclatante per i processi ai responsabili di genocidio, a noi sembra evidente, ma per il regista è un tema da cui non è partito intenzionalmente nello scrivere la sceneggiatura tratta dal libro di Eduardo Sacheri, suo abituale cosceneggiatore. Senza svelare la trama, si potrebbe dire che la struttura del film ha a che fare con il complesso meccanismo di cancellazione del passato avvenuto nel paese e con la vigile persecuzione dei responsabili e non di un solo omicidio. Ha a che fare con il rigore morale di un paese che attraverso il suo protagonista sentiamo non aver perso dignità e che ha cercato di rialzarsi dopo la dittatura e dopo il crollo dell’economia.


Se una volta, infatti, il peggior nemico della memoria era il tempo, oggi è la valanga di informazioni che a volte confonde e rimescola tutto in un eterno presente. Su questo terreno, sul quale il cinema ha ancora molte carte da giocare, specie in paesi che con la memoria hanno un conto aperto, Il segreto dei tuoi occhi è un perfetto esempio di questo lavoro che usa con abilità i generi (poliziesco e mélo in particolare) per scavare nella memoria.

Per continuare a vivere infatti è più facile evitare di pensare al passato. Ci sembra un valore in più del film che procede ora romantico, ora in piena suspense, sempre con interpreti in grado di riempire lo schermo con la loro presenza.

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