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Il film della settimana - 24 novembre

Perdona e dimentica di Todd Solondz


Sinossi
Dieci anni dopo il capolavoro Happiness, scioccante analisi dell’ipocrisia borghese americana, Solondz riprende personaggi e intrecci di quel film, mutando però attori e luoghi. Protagonista è sempre la famiglia Jordan, non ancora ripresasi dai fallimenti passati e nuovamente alle prese con la fragile Joy, rimasta sola dopo il suicidio del marito, con l’isterica Trish, madre di due figli adolescenti ed ex moglie di un pedofilo uscito di galera, e con la miliardaria Helen, scrittrice di Hollywood incapace di essere felice. Il tempo è passato, insomma, ma poco è mutato.


Perdona e dimentica, o meglio (come nel titolo originale) «life during wartime»: la vita in tempo di guerra. E molte sono le «guerre» che il regista americano Todd Solondz, uno dei padri del cinema indipendente contemporaneo, cineasta e columnist impegnato, intende in questo film spietato che arrivare al cuore dell’America degli anni Duemila con un discorso che da famigliare si fa come sempre politico, sociale e filosofico. Il film salda la malattia della «guerra permanente di Bush» con l’astio privato degli eredi del padre pedofilo, un tranquillo psichiatria benpensante che nel film precedente era finito in galera per abusi su un ragazzino delle elementari. Spezzare il circolo infernale della vendetta, smettere di pensare la guerra come assoluto presente. «Perdoneresti i terroristi dell’11 settembre?» chiede la risentita signora Trish Jordan al figlio dodicenne. «Ma se avessero torturato e ucciso i tuoi cari, non faresti anche tu qualcosa di orribile?», risponde il figlio desideroso di dimenticare le colpe del padre, il signor Bill Jordan, appena uscito dal carcere. L’indicazione è l’oblio di «qualcosa che ti ha fatto troppo male». Se non si dimentica, le pulsioni malefiche si trasformano in spettri persecutori che avvelenano la vita di tutti.

Sentimenti raggelati, stile minimale, problemi giganteschi, Todd Solondz è uno dei pochi grandi narratori dei nostri tempi feriti. Il primo a cogliere il mutare lento e inarrestabile di sensibilità e sessualità, partendo da bambini e adolescenti per arrivare agli adulti. L’unico a saper coniugare il comico e il tragico con un tono distratto quanto implacabile che inchioda gli spettatori allo schermo e i personaggi alle loro responsabilità. In Perdona e dimentica nessuno è innocente, nessuno è solo e davvero colpevole, ma ognuno porta il peso di ciò che è e delle sue conseguenze. Immaginate lo humour di Woody Allen reso mille volte più tagliente e innestato su un mondo da catalogo pubblicitario, reso però dalla fotografia in digitale, lucida e luminosa, un ambiente anonimo e insignificante come ogni non-luogo della modernità.

Nei film di Solondz niente e nessuno è bello o seducente eppure tutto è vero, sensibile, significativo, ogni personaggio ha diritto alla nostra pietà, ogni pietà ha per orizzonte non solo la vita del singolo ma il mondo, l’amore e la guerra, l’Occidente e il Medio Oriente, la religione e il desiderio, più vicini di quanto non sembri a prima vista. Qui c’è la guerra in Iraq – e una delle sorelle dice «siamo ancora un paese in guerra» - e poi c’è la guerra combattuta da tutti i componenti di questa famiglia di ebrei americani con le proprie aberrazioni, falsità, orrori e delusioni. E, sebbene mai dichiarata, ma cuore profondo del film, c’è la «guerra» infinita degli ebrei con la Storia, tutta rappresa, ancora e sempre, sul tema del perdono come possibilità di pace e sull’impossibilità di dimenticare come destino di guerra. Non si esce dalle corna di questo paradosso, posto con consapevole determinazione da Solondz. Non potendo dimenticare, non si può perdonare. A meno che, come propone il giovane Timmy, non sia meglio cancellare la memoria, rimuovere piuttosto che soffrire. Ma se questa è una scelta che il singolo individuo può fare sulla sua storia privata, ciò non può avvenire per la Storia collettiva, per le responsabilità condivise. Così sembra dire Solondz in questo film in cui privato e pubblico, destino e storia, tragedia e perdono continuamente si sfidano in un duello senza fine.

Perdona e dimentica è un film corale, duro e intenso, disegnato limpidamente come una graphic novel, scritto meravigliosamente, e interpretato da attori favolosi.

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